Accordi e sinfonie cromatiche si estrinsecano nello spazio e nel tempo alla ricerca di una piena fusione. Obiettivo pienamente raggiunto dall’artista Manuelita Mori, che in un sistema di equilibri dinamici, ostacolato da esigenze o resistenze, giunge alla libertà poetica.

Mosaico multicolore. Ricerca minuziosa di simboli e messaggi da ricondurre al nostro incerto presente attraverso uno schema profondo condotto con estrema raffinatezza coloristica e segnica. In uno stile equilibrato e intelligibile l’entusiasmo creativo viene ricomposto in un discorso narrativo innervato da ininterrotti spunti tematici. Un istintivo e irrazionale moto interiore rivela un’energia primordiale racchiusa nella corporeità della materia. Un’opera frutto di un cammino di ricerca scrupoloso, elementi formali costruiti con i giusti equilibri tonali, rivelatori di un animo ricco di sensibilità. I pensieri trovano fra loro un comune denominatore che si compone lentamente in un puzzle mentale dove ogni tassello coincide.

Policromia Ascensionale. Conservando sensazionie reminiscenze Manuelita Mori rimuove la stasi del pensiero e vola verso l’alto, c’è in lei il desiderio di sublimazione, la tensione di superare i conflitti e raggiungere l’armonia interiore. Un astratto geometrico dove il parallelismo verticale è metafora delle istanze di una società che non riesce più a dialogare, segmenti di una verticalità che vibra di luce, colori e ritmo. La linea come modulo che determina geometrie adiacenti, traiettorie intervallate da tasselli colorati diventano fondamento per legittimare un certo grado di realismo sulle cose visibili e non visibili. La sintesi linguistica crea intonate tensioni armoniche tessendo corde dissonanti sulle matrici di uno stesso spartito.

Nota critica di Maria De Michele
Napoli, 14 ottobre 2017